La Corte Costituzionale boccia il blocco delle licenze NCC che durava oramai da ben 5 anni.

Con una nuova sentenza, la Corte Costituzionale ha stabilito che le regioni possono rilasciare nuove licenze NCC, con l’obbligo però di indire una gara pubblica.

Per la Consulta è incostituzionale il divieto di rilasciare nuove autorizzazioni per gli NCC, un blocco che ha causato un grave pregiudizio all’interesse della cittadinanza e dell’intera collettività. La norma, ricordiamo, prevedeva l’impossibilità di rilasciare nuove licenze per il servizio di noleggio con conducente sino alla piena operatività del registro informatico nazionale delle imprese titolari di licenza taxi e di autorizzazione NCC.

La Consulta sottolinea il grave disagio arrecato a intere fasce della popolazione e alle possibilità di sviluppo economico da un sistema di regole caratterizzato da effetti protezionistici consistenti nell’elevare un’indebita barriera alla libertà di accesso al mercato.

La Consulta riconosce che esiste un problema di trasporto pubblico soprattutto nelle grandi città, con una domanda di mobilità che non può essere soddisfatta dal servizio pubblico o dai taxi. Sul tema era intervenuto persino l’AGCM le cui preoccupazioni, però, non erano state prese in considerazione.

Il Caso della Regione Calabria

La sentenza è stata commentata molto positivamente dalla Regione Calabria che nel 2023 aveva aperto a nuove licenze Ncc per sopperire ad un problema cronico dei trasporti che aveva portato a gravi danni al settore turistico viste le difficoltà a raggiungere i posti di mare partendo da stazioni e aeroporti. L’iniziativa della Regione ha anche permesso ad Uber di introdurre in Calabria i servizi Uber Black e Uber Van.

Il Governo si era ovviamente opposto e aveva demandato alla Corte Costituzionale la decisione. Come abbiamo visto, la Consulta ha deciso di dichiarare come incostituzionale la norma, dando sostanzialmente ragione alla Calabria.

Ci si auspica pertanto che il Governo prenda atto di questa decisione ed abbandoni ogni iniziativa volta ad introdurre restrizioni ingiustificate ai servizi Ncc e che i comuni inizino immediatamente il processo per l’emissione di nuove autorizzazioni.

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