Il cittadino italiano residente all’estero e iscritto all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) può conseguire o rinnovare la patente italiana a patto che abbia la residenza normale in Italia. E’ importante sapere che le residenze possono essere di due tipi: anagrafica o normale.
La residenza anagrafica come sappiamo è quella che si riferisce ad un solo Comune e dà diritto all’iscrizione alle liste elettorali e a tutti gli altri benefici fiscali e legali cui hanno diritto i residenti di una determinata località.
La residenza “normale” invece, secondo il codice della strada e la direttiva europea sulle patenti 2006/126/CE, va intesa come “ il luogo in cui una persona dimora abitualmente o meglio per almeno 185 giorni all’anno sia per interessi personali e professionali o, per motivi personali che rivelino stretti legami tra la persona e il luogo in cui essa abita. Tuttavia, per residenza normale di una persona i cui interessi professionali sono situati in un luogo diverso da quello degli interessi personali e che pertanto soggiorna alternativamente in luoghi diversi che si trovino in due o più Stati membri, si intende il luogo in cui tale persona ha i propri interessi personali, a condizione che vi ritorni regolarmente.
Quest’ultima condizione non è necessaria se la persona effettua un soggiorno in uno Stato membro per l’esecuzione di una missione a tempo determinato. La frequenza di corsi universitari o scolastici non implica il trasferimento della residenza normale
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